2) Cosa Si deve sapere di Logistica?
Appunti & Spunti a disposizione di tutti.
Spesso si parla di certe questioni, cercando le ragioni del come si è operato.
Credo, che certi ragionamenti andrebbero approfonditi, magari per risolvere alcune questioni, per condividere comportamenti, procedure.
Lo scritto che segue si compone di appunti scritti durante un corso di qualifica in esperto di logistica da me frequentato, le citazioni sono in corsivo seguite dal nome dell’autore. Mi rendo conto che la trattazione della materia non basta a soddisfare il bisogno di concretezza, di azioni funzionali al territorio, ma auspico che da questa mia ricerca/studio possa scaturire una sana discussione, o anche, un po’ di curiosità per argomenti che le fatiche quotidiane non ci permettono di affrontare e il vostro interesse perciò sarà motivo per continuare ad approfondirli. E che ciò sia sprone a intervenire con vostri scritti.
Ante rem:
a) la parola, scritta e parlata è utile per esprimere un parere
e per conoscere ciò che non sappiamo
b) per mezzo di essa formuliamo e comunichiamo le ns. decisioni
c) è alla base delle azioni e dei pensieri
d) la parola nutre l’intelligenza
___________________
Il linguaggio è una convenzione che ha come scopo la comunicazione.
Il linguaggio è un sistema logistico che in relazione con i diversi linguaggi dei sistemi conchiusi (oggettivi) tende a realizzare un sistema armonico di sistemi.
I vari sistemi conchiusi hanno al loro interno la capacità (la volontà), di analisi e d’interpretazione dell’esperienza; la comunicazione tra i sistemi permette sistemazioni sempre nuove al mutare dell’esperienza.
La comunicazione è il processo mediante il quale vengono trasmessi messaggi da un soggetto ad altri.
Sono evidenti soprattutto due fenomeni nel processo del comunicare: il contesto e la circolarità.
-Il contesto è dato dai codici e dai canali, oltre che dai filtri.
-La circolarità è data invece dall’andamento del comunicare, in base al quale non è possibile stabilire, nel rapporto emittente- ricevente,
quale sia il messaggio-causa e quale il messaggio-effetto, proprio perché
i due messaggi si ritrovano nella stessa struttura a cerchio, che non ha soluzioni di continuità.
-Il messaggio è dato dalla vera e propria comunicazione, dalla notizia,
dall’informazione che si intende inviare a qualcuno.
-Il codice è costituito dal sistema che permette la costruzione del
messaggio.
Nella comunicazione verbale, ad esempio, il codice è dato dalle parole organizzate morfologicamente e sintatticamente, nella comunicazione gestuale dai gesti e così via…
-Il canale è lo strumento o il veicolo di cui il messaggio, organizzato
secondo un certo codice, si serve per essere trasmesso. Nel caso della
comunicazione verbale il canale è la voce, il corpo è invece il canale
della comunicazione operata attraverso i gesti.
I filtri dell’ambiente sono dati da tutto ciò che è presente nel contesto ambientale in cui la comunicazione si sviluppa. Essi possono influenzare considerevolmente il percorso del messaggio dall’emittente al ricevente, come in altre situazioni lo possono anche ostacolare al punto da renderlo nullo. I filtri del ricevente sono determinati, invece, dalla condizione fisica e psichica di chi riceve il messaggio. Certi pregiudizi, ad esempio, che si possono avere su chi manda la comunicazione, ostacolano la corretta decodificazione. Un forte mal di testa può costituire un grave ostacolo alla comprensione del messaggio.
Il ricevente poi decodifica le comunicazioni che gli arrivano, in base ai codici che possiede, che possono essere adeguati o no, tali insomma da favorire o da ostacolare la decodificazione stessa.
Uno dei principali vantaggi dell’informatica risiede nel fatto che essa facilita la comunicazione: un’informazione acquisita da un servizio viene messa a disposizione di tutti. L’interrogazione di tutti i dati puntuali o previsionali di produzione fornisce una base comune di lavoro per il Gruppo.
Il piano di carico delle mansioni mette in evidenza le strozzature. Tale piano può essere discusso dal Gruppo e verificato nei modi e dalle persone qualificate, così da evitare le tensioni interne, perché le misure adottate sono a conoscenza di tutti.
“I mezzi tecnici non possono aumentare negli amministratori la comprensione dei fattori umani.
I mezzi di trasporto moderno e di telecomunicazione non aumentano che apparentemente i contatti umani. Li spostano solo di luogo, ma il numero delle persone con le quali si può avere scambi di idee o di servizi dipende dalla energia nervosa di ciascuno e dal loro tempo personale giornaliero di lavoro, condizioni che non possono essere modificate da mezzi tecnici.
L’uso di mezzi rapidi e rapidissimi di trasporto tende piuttosto a diminuire che ad aumentare la comprensione e la conoscenza esatta della vita di ogni giorno, che si profila in mille dettagli.
In una comunità federale supernazionale, le telecomunicazioni sono uno dei momenti separatori tra le funzioni politiche aventi maggiori legami con le forme materiali di attività (di competenza esclusiva delle comunità territoriali inferiori) e le attività che hanno maggiori legami con le forme spirituali (rimessa alla competenza delle comunità superiori). Adriano Olivetti: l’ordine politico delle comunità
________________________
Un procedimento logico che dalla constatazione di fatti particolari trae le conclusioni per le caratteristiche del tutto, e può determinare scelte, è la Statistica. Grazie a essa si possono rilevare tendenze e frequenze definite in considerazione di variabili umane e leggi approssimative.
A questo scopo, esegue semplificazioni e catalogazioni fino a interpretare serie di fatti isolati, correlati lungo linee definite, attraverso campionatura, diagrammi, simboli, metodi matematici e sperimentali, risultati tali da integrare, dopo un’attenta discussione e valutazione, a materiali biologici, psicologici, pedagogici, economici e sociologici, agli schemi generali e alla filosofia vera e propria.
La logistica tende a puntualizzare e a garantire l’efficienza dell’azienda curando il ricevimento e la distribuzione delle risorse all’interno della struttura, esegue il controllo quantitativo e qualitativo del processo adeguandolo per velocità, sicurezza, costo; garantisce l’efficienza di tutto l’apparato, organizzando, in particolare, la distribuzione delle risorse necessarie.
“il problema dell’organizzazione non si risolve con declamazioni fondate su un ideale più o meno
vago di giustizia, ma soltanto con ricerche scientifiche volte a trovare il modo di proporzionare i
mezzi allo scopo e, per ogni uomo, lo sforzo e la fatica alla gioia” w. Pareto
La logistica può curare il sistema infrastrutturale in modo da ridurre il divario tra luoghi depressi e ambiti agiati, tendendo ad equilibrare e regolare la fruibilità del ‘benessere’.
Il problema è il divario e deve essere auspicabile un miglioramento.
Con l’ottimizzazione del layout si riduce il lead-time.
1-Il cosiddetto problem solving è usato generalmente in emergenza e quindi
l’intuito e la creatività
in luogo di un’impostazione pragmatica e sistemica, inizialmente, dopo
aver fatto un’analisi della
situazione, è il modo di procedere più utile.
2-Il processo diagnostico è necessario a precisare, individuare, calcolare
lo scostamento che per effetto ha la natura del problema stesso.
Il miglioramento continuo presuppone, un confronto continuo con i
risultati e un sistema a regime
di tolleranza variabile.
3-Un processo inserito negli altri processi è il miglioramento continuo dei processi.
La logistica informativa gestisce i flussi d’informazioni.
La quantità, qualità e frequenza delle interazioni tra i diversi stadi della catena di servizio determina la performance complessiva.
Call-center = flusso di informazioni sulle preferenze degli utenti; sistemi di accoglienza.
Effetti = modifica delle modalità con cui sono gestite le informazioni, modifica del modo in cui
sono condivise le informazioni all’interno della struttura, aumento della velocità di risposta.
Problem solving = La risoluzione dei problemi.
Fasi del processo:
Analisi della situazione
Diagnosi
Processo decisionale
Pianificazione delle procedure
Analisi della situazione per scegliere il modo di procedere più utile e affrontare determinati uppen con il processo più idoneo; il cosiddetto ‘brainstorming’ per essere efficace deve seguire una precisa procedura:
-Comunicazione del tema, scritto in modo sintetico e visibile a tutti
-Accordarsi sul modo di procedere (è opportuno in questa fase di
sgrossatura decidere il range d’intervento, predisponendo alcune
contromisure in modo da eliminare fattori di disturbo)
-Fase creativa individuale: dopo una breve riflessione ognuno scrive su un
foglio le proprie idee
-Raccolta, espressione e registrazione delle idee
-Organizzazione delle idee; dall’elenco che viene fuori dalla fase
precedente si classificano le idee in gruppi per analogie (array)
-Valutazione delle idee: si discutono, chiariscono, e commentano le varie
idee per giungere a un “elenco ragionato d’idee”.
“Ma anche l’anima collettiva è capace di creare intellettualmente. Ché i membri accidentalmente riuniti di una massa umana formino un gruppo in senso psicologico, bisogna che tra gli individui ci sia qualcosa di comune, il fatto che essi si interessino tutti allo stesso oggetto, che abbiano in una certa misura la capacità d’influire gli uni sugli altri.. il fatto che l’individuo prima di essere conglobato in un gruppo non organizzato, aveva una sua continuità, la sua coscienza, le sue tradizioni e abitudini, un campo di attività che gli era proprio ( fa pensare alla formazione di un’espressione biologica, sul piano sociale, dove le relazioni reciproche tra i suoi membri determinano un’organizzazione che si esprime nella specializzazione e la differenziazione delle attività assegnate a ciascuno), si tratta di ricreare nel gruppo le facoltà che erano caratteristiche dell’individuo…”
Diagnosi. Formulazione delle cause possibili. Tecniche che possono essere usate:
-brainstorming
-diagramma causa effetto: è uno strumento utile per esprimere
semplicemente e in modo sistemico le relazioni trai vari valori in gioco;
-diagramma di flusso: è un organigramma che ha lo scopo di evidenziare la
struttura dei presupposti in modo schematico e simbolico determinante la
sequenza operativa
-diagramma di Pareto (secondo Vilfredo Pareto l’80% di un evento è
determinato dal 20% dei
fattori, esempio: il 20% del tempo produce 80% dei risultati ottenuti
nell’intera giornata; il 20%
dei colleghi determina la situazione dell’intero Gruppo.)
_Durante il processo diagnostico la verifica delle cause può assumere
diverse forme:
1. VERIFICA FISICA –riscontro oggettivo dell’esistenza della causa
2. VERIFICA DELLE CONDIZIONI –nel caso si sia aggiunta qualche
particolare condizione
per spiegare lo scostamento occorrerà controllarne la veridicità
(sopralluoghi-informazioni-ipotesi-verifiche strumentali)
3. VERIFICA DEGLI EFFETTI SELETTIVI –controllo di particolari effetti
in presenza della causa probabile
4. RIPROVA –cercare di riprodurre la situazione di anomalia
introducendo la causa probabile.
Possiamo definire un processo come l’evoluzione che il sistema subisce nel passaggio attraverso diversi possibili stati. Lo stato di un sistema esprime attraverso elementi o grandezze significative la condizione in cui esso si trova in un certo istante. Insomma, l’evidenza fattuale sprona a considerare ogni obbiettivo non come un rifugio ma solo ‘stazione’ nei limiti del tempo e dell’esperienza noti.
Per quanto può sembrare provocatorio, le leggi non sono “necessarie”, sono ipotesi che valgono solo in quanto non sono sostituite da altre migliori. E qui l’attenzione va spostata alle dinamiche del controllo e alla filosofia del miglioramento continuo e alla disciplina che regola ogni società e quindi il godimento del rendimento del sistema.
Ogni gruppo, si riunisce per fare qualcosa, il singolo apporta le sue capacità.
La partecipazione ad una attività di gruppo è agevole se negli anni esso ha maturato una sua cultura e ne fa strumento per risolvere i propri compiti.
Le attività mentali di tipo emotivo ostacolano e/o favoriscono il lavoro del gruppo.
Il fattore spirituale del gruppo risiede nella gestione del potere, che non è il parassita dell’organismo ma coscienza che ascolta tutti i linguaggi e rende comprensione, ovvero: che le cose abbiano il gusto di quello che sono e con il sale delle parole condiscano il silenzio del potere.
La libido investita sul capo è diversa da quella investita agli altri componenti il gruppo. In questa circostanza l’individuo è legato a due diversi centri affettivi; questa modificazione della personalità rivela l’assenza di libertà all’interno del gruppo. La difficoltà per tenere insieme il gruppo genera panico, nell’affrontare le criticità del sistema la prova che il gruppo c’è, consiste nel determinare una soluzione generale, che tutti condividono.
Allora la struttura deve, (dovrebbe se ciò è confutabile) armonizzare tutti gli elementi presenti al suo interno, ‘arrangiare’ tutto il processo necessario atto a migliorare il sistema, adeguare le risorse alla realtà percepita dal gruppo di persone contestualmente sensibili al piacere della soluzione rendendo fruibile l’energia potenziale insita nelle cose e nelle idee.
Processo decisionale. Ricerca di possibili soluzioni.
Una soluzione è uno dei modi possibili di conseguire un obbiettivo; poiché decidere equivale a scegliere è opportuno disporre di un ventaglio di soluzioni fra cui scegliere; è opportuno evidenziare le esigenze da soddisfare delineando un ‘capitolato’ della soluzione ideale, questo fornisce:
1. una descrizione precisa dell’effetto da conseguire
2. una serie di criteri (requisiti) su cui valutare le soluzioni
3. una griglia di raccolta significativa delle informazioni sulle
varie soluzioni
…un modo per individuare le soluzioni è usare la tecnica del Brainstorming.
Si sceglierà la soluzione che meglio soddisfa i criteri di scelta riducendo al minimo i rischi.
Processo di pianificazione.
Impostare il piano d’azione tenendo sempre presente l’obiettivo da raggiungere e descrivere il percorso in termini di azioni da compiere. Strumento utile si rivela il diagramma di flusso, tale strumento permette inoltre di individuare eventuali criticità lungo il percorso.
La previsione del carico di lavoro e, quindi, dei mezzi e degli uomini necessari viene fatta partendo dalle esigenze dell’utenza che si vuole soddisfare tanto da renderla datore e fruitore della produzione del bene-servizio.
I punti critici rappresentano i momenti determinanti al fine del raggiungimento dell’obiettivo e come tali occorre prestare particolare attenzione per prevenire i Problemi Potenziali.
Nella prospettiva che tali problemi potenziali si dovessero verificare è opportuno studiarli per poter individuare le Cause Potenziali e poter predisporre delle Misure d’Emergenza o Preventive.
Applicare le azioni preventive.
Tale fase può essere scomposta in tre momenti: Impostare il piano d’azione
Individuare i punti critici del piano
Atteggiarsi a un sano realismo
La gestione della ‘produzione’, più che un insieme di tecniche collegate in qualche modo tra loro, è un controllo integrato di controllo e di previsione. Essa consente di prendere per tempo le decisioni necessarie ad assicurare la competitività dell’impresa, di cogliere le opportunità che offre il datore-cliente, di ottimizzare gli investimenti e di impiegare efficacemente tutte le risorse disponibili.
La pianificazione è il momento più delicato del sistema, perché si deve tenere conto di tutti gli imprevisti e di tutte le possibilità per far fronte a tali imprevisti.
Infine, la gestione del servizio-produzione, per impiegare efficacemente i mezzi a disposizione, deve tendere a sostituire, se vuole fare qualità, l’autovalutazione ai controlli, che si limitano a valutare la conformità rispetto a requisiti prefissati, in modo da verificare, se i requisiti sono giusti per il miglioramento continuo.
La ragione sociale, cioè lo scopo del lavoro di ogni individuo, regola le questioni che scaturiscono dall’esercizio degli interessi dei cittadini, anche singoli; gli interessi personali sono regolati oltre che da norme di comportamento, da leggi generali soggette al miglioramento/cambiamento;
…e ancor di più la nostra coscienza ci è maestra, grazie all’esperienza, in buona sostanza l’applichiamo quotidianamente.
Nei sistemi complessi, la specializzazione è necessaria fintanto che ognuno di noi non sarà pienamente consapevole di esserne parte omogenea. La ‘buona comunicazione’ rende possibile rilevare lo stato dell’opera a volontà, per modulare il nostro lavoro, certi angoli a noi bui possono essere illuminati, da poter vedere il senso di questa grande macchina che dobbiamo alimentare con le nostre energie.
Spesso si parla di certe questioni, cercando le ragioni del come si è operato.
Credo, che certi ragionamenti andrebbero approfonditi, magari per risolvere alcune questioni, per condividere comportamenti, procedure.
Lo scritto che segue si compone di appunti scritti durante un corso di qualifica in esperto di logistica da me frequentato, le citazioni sono in corsivo seguite dal nome dell’autore. Mi rendo conto che la trattazione della materia non basta a soddisfare il bisogno di concretezza, di azioni funzionali al territorio, ma auspico che da questa mia ricerca/studio possa scaturire una sana discussione, o anche, un po’ di curiosità per argomenti che le fatiche quotidiane non ci permettono di affrontare e il vostro interesse perciò sarà motivo per continuare ad approfondirli. E che ciò sia sprone a intervenire con vostri scritti.
Ante rem:
a) la parola, scritta e parlata è utile per esprimere un parere
e per conoscere ciò che non sappiamo
b) per mezzo di essa formuliamo e comunichiamo le ns. decisioni
c) è alla base delle azioni e dei pensieri
d) la parola nutre l’intelligenza
___________________
Il linguaggio è una convenzione che ha come scopo la comunicazione.
Il linguaggio è un sistema logistico che in relazione con i diversi linguaggi dei sistemi conchiusi (oggettivi) tende a realizzare un sistema armonico di sistemi.
I vari sistemi conchiusi hanno al loro interno la capacità (la volontà), di analisi e d’interpretazione dell’esperienza; la comunicazione tra i sistemi permette sistemazioni sempre nuove al mutare dell’esperienza.
La comunicazione è il processo mediante il quale vengono trasmessi messaggi da un soggetto ad altri.
Sono evidenti soprattutto due fenomeni nel processo del comunicare: il contesto e la circolarità.
-Il contesto è dato dai codici e dai canali, oltre che dai filtri.
-La circolarità è data invece dall’andamento del comunicare, in base al quale non è possibile stabilire, nel rapporto emittente- ricevente,
quale sia il messaggio-causa e quale il messaggio-effetto, proprio perché
i due messaggi si ritrovano nella stessa struttura a cerchio, che non ha soluzioni di continuità.
-Il messaggio è dato dalla vera e propria comunicazione, dalla notizia,
dall’informazione che si intende inviare a qualcuno.
-Il codice è costituito dal sistema che permette la costruzione del
messaggio.
Nella comunicazione verbale, ad esempio, il codice è dato dalle parole organizzate morfologicamente e sintatticamente, nella comunicazione gestuale dai gesti e così via…
-Il canale è lo strumento o il veicolo di cui il messaggio, organizzato
secondo un certo codice, si serve per essere trasmesso. Nel caso della
comunicazione verbale il canale è la voce, il corpo è invece il canale
della comunicazione operata attraverso i gesti.
I filtri dell’ambiente sono dati da tutto ciò che è presente nel contesto ambientale in cui la comunicazione si sviluppa. Essi possono influenzare considerevolmente il percorso del messaggio dall’emittente al ricevente, come in altre situazioni lo possono anche ostacolare al punto da renderlo nullo. I filtri del ricevente sono determinati, invece, dalla condizione fisica e psichica di chi riceve il messaggio. Certi pregiudizi, ad esempio, che si possono avere su chi manda la comunicazione, ostacolano la corretta decodificazione. Un forte mal di testa può costituire un grave ostacolo alla comprensione del messaggio.
Il ricevente poi decodifica le comunicazioni che gli arrivano, in base ai codici che possiede, che possono essere adeguati o no, tali insomma da favorire o da ostacolare la decodificazione stessa.
Uno dei principali vantaggi dell’informatica risiede nel fatto che essa facilita la comunicazione: un’informazione acquisita da un servizio viene messa a disposizione di tutti. L’interrogazione di tutti i dati puntuali o previsionali di produzione fornisce una base comune di lavoro per il Gruppo.
Il piano di carico delle mansioni mette in evidenza le strozzature. Tale piano può essere discusso dal Gruppo e verificato nei modi e dalle persone qualificate, così da evitare le tensioni interne, perché le misure adottate sono a conoscenza di tutti.
“I mezzi tecnici non possono aumentare negli amministratori la comprensione dei fattori umani.
I mezzi di trasporto moderno e di telecomunicazione non aumentano che apparentemente i contatti umani. Li spostano solo di luogo, ma il numero delle persone con le quali si può avere scambi di idee o di servizi dipende dalla energia nervosa di ciascuno e dal loro tempo personale giornaliero di lavoro, condizioni che non possono essere modificate da mezzi tecnici.
L’uso di mezzi rapidi e rapidissimi di trasporto tende piuttosto a diminuire che ad aumentare la comprensione e la conoscenza esatta della vita di ogni giorno, che si profila in mille dettagli.
In una comunità federale supernazionale, le telecomunicazioni sono uno dei momenti separatori tra le funzioni politiche aventi maggiori legami con le forme materiali di attività (di competenza esclusiva delle comunità territoriali inferiori) e le attività che hanno maggiori legami con le forme spirituali (rimessa alla competenza delle comunità superiori). Adriano Olivetti: l’ordine politico delle comunità
________________________
Un procedimento logico che dalla constatazione di fatti particolari trae le conclusioni per le caratteristiche del tutto, e può determinare scelte, è la Statistica. Grazie a essa si possono rilevare tendenze e frequenze definite in considerazione di variabili umane e leggi approssimative.
A questo scopo, esegue semplificazioni e catalogazioni fino a interpretare serie di fatti isolati, correlati lungo linee definite, attraverso campionatura, diagrammi, simboli, metodi matematici e sperimentali, risultati tali da integrare, dopo un’attenta discussione e valutazione, a materiali biologici, psicologici, pedagogici, economici e sociologici, agli schemi generali e alla filosofia vera e propria.
La logistica tende a puntualizzare e a garantire l’efficienza dell’azienda curando il ricevimento e la distribuzione delle risorse all’interno della struttura, esegue il controllo quantitativo e qualitativo del processo adeguandolo per velocità, sicurezza, costo; garantisce l’efficienza di tutto l’apparato, organizzando, in particolare, la distribuzione delle risorse necessarie.
“il problema dell’organizzazione non si risolve con declamazioni fondate su un ideale più o meno
vago di giustizia, ma soltanto con ricerche scientifiche volte a trovare il modo di proporzionare i
mezzi allo scopo e, per ogni uomo, lo sforzo e la fatica alla gioia” w. Pareto
La logistica può curare il sistema infrastrutturale in modo da ridurre il divario tra luoghi depressi e ambiti agiati, tendendo ad equilibrare e regolare la fruibilità del ‘benessere’.
Il problema è il divario e deve essere auspicabile un miglioramento.
Con l’ottimizzazione del layout si riduce il lead-time.
1-Il cosiddetto problem solving è usato generalmente in emergenza e quindi
l’intuito e la creatività
in luogo di un’impostazione pragmatica e sistemica, inizialmente, dopo
aver fatto un’analisi della
situazione, è il modo di procedere più utile.
2-Il processo diagnostico è necessario a precisare, individuare, calcolare
lo scostamento che per effetto ha la natura del problema stesso.
Il miglioramento continuo presuppone, un confronto continuo con i
risultati e un sistema a regime
di tolleranza variabile.
3-Un processo inserito negli altri processi è il miglioramento continuo dei processi.
La logistica informativa gestisce i flussi d’informazioni.
La quantità, qualità e frequenza delle interazioni tra i diversi stadi della catena di servizio determina la performance complessiva.
Call-center = flusso di informazioni sulle preferenze degli utenti; sistemi di accoglienza.
Effetti = modifica delle modalità con cui sono gestite le informazioni, modifica del modo in cui
sono condivise le informazioni all’interno della struttura, aumento della velocità di risposta.
Problem solving = La risoluzione dei problemi.
Fasi del processo:
Analisi della situazione
Diagnosi
Processo decisionale
Pianificazione delle procedure
Analisi della situazione per scegliere il modo di procedere più utile e affrontare determinati uppen con il processo più idoneo; il cosiddetto ‘brainstorming’ per essere efficace deve seguire una precisa procedura:
-Comunicazione del tema, scritto in modo sintetico e visibile a tutti
-Accordarsi sul modo di procedere (è opportuno in questa fase di
sgrossatura decidere il range d’intervento, predisponendo alcune
contromisure in modo da eliminare fattori di disturbo)
-Fase creativa individuale: dopo una breve riflessione ognuno scrive su un
foglio le proprie idee
-Raccolta, espressione e registrazione delle idee
-Organizzazione delle idee; dall’elenco che viene fuori dalla fase
precedente si classificano le idee in gruppi per analogie (array)
-Valutazione delle idee: si discutono, chiariscono, e commentano le varie
idee per giungere a un “elenco ragionato d’idee”.
“Ma anche l’anima collettiva è capace di creare intellettualmente. Ché i membri accidentalmente riuniti di una massa umana formino un gruppo in senso psicologico, bisogna che tra gli individui ci sia qualcosa di comune, il fatto che essi si interessino tutti allo stesso oggetto, che abbiano in una certa misura la capacità d’influire gli uni sugli altri.. il fatto che l’individuo prima di essere conglobato in un gruppo non organizzato, aveva una sua continuità, la sua coscienza, le sue tradizioni e abitudini, un campo di attività che gli era proprio ( fa pensare alla formazione di un’espressione biologica, sul piano sociale, dove le relazioni reciproche tra i suoi membri determinano un’organizzazione che si esprime nella specializzazione e la differenziazione delle attività assegnate a ciascuno), si tratta di ricreare nel gruppo le facoltà che erano caratteristiche dell’individuo…”
Diagnosi. Formulazione delle cause possibili. Tecniche che possono essere usate:
-brainstorming
-diagramma causa effetto: è uno strumento utile per esprimere
semplicemente e in modo sistemico le relazioni trai vari valori in gioco;
-diagramma di flusso: è un organigramma che ha lo scopo di evidenziare la
struttura dei presupposti in modo schematico e simbolico determinante la
sequenza operativa
-diagramma di Pareto (secondo Vilfredo Pareto l’80% di un evento è
determinato dal 20% dei
fattori, esempio: il 20% del tempo produce 80% dei risultati ottenuti
nell’intera giornata; il 20%
dei colleghi determina la situazione dell’intero Gruppo.)
_Durante il processo diagnostico la verifica delle cause può assumere
diverse forme:
1. VERIFICA FISICA –riscontro oggettivo dell’esistenza della causa
2. VERIFICA DELLE CONDIZIONI –nel caso si sia aggiunta qualche
particolare condizione
per spiegare lo scostamento occorrerà controllarne la veridicità
(sopralluoghi-informazioni-ipotesi-verifiche strumentali)
3. VERIFICA DEGLI EFFETTI SELETTIVI –controllo di particolari effetti
in presenza della causa probabile
4. RIPROVA –cercare di riprodurre la situazione di anomalia
introducendo la causa probabile.
Possiamo definire un processo come l’evoluzione che il sistema subisce nel passaggio attraverso diversi possibili stati. Lo stato di un sistema esprime attraverso elementi o grandezze significative la condizione in cui esso si trova in un certo istante. Insomma, l’evidenza fattuale sprona a considerare ogni obbiettivo non come un rifugio ma solo ‘stazione’ nei limiti del tempo e dell’esperienza noti.
Per quanto può sembrare provocatorio, le leggi non sono “necessarie”, sono ipotesi che valgono solo in quanto non sono sostituite da altre migliori. E qui l’attenzione va spostata alle dinamiche del controllo e alla filosofia del miglioramento continuo e alla disciplina che regola ogni società e quindi il godimento del rendimento del sistema.
Ogni gruppo, si riunisce per fare qualcosa, il singolo apporta le sue capacità.
La partecipazione ad una attività di gruppo è agevole se negli anni esso ha maturato una sua cultura e ne fa strumento per risolvere i propri compiti.
Le attività mentali di tipo emotivo ostacolano e/o favoriscono il lavoro del gruppo.
Il fattore spirituale del gruppo risiede nella gestione del potere, che non è il parassita dell’organismo ma coscienza che ascolta tutti i linguaggi e rende comprensione, ovvero: che le cose abbiano il gusto di quello che sono e con il sale delle parole condiscano il silenzio del potere.
La libido investita sul capo è diversa da quella investita agli altri componenti il gruppo. In questa circostanza l’individuo è legato a due diversi centri affettivi; questa modificazione della personalità rivela l’assenza di libertà all’interno del gruppo. La difficoltà per tenere insieme il gruppo genera panico, nell’affrontare le criticità del sistema la prova che il gruppo c’è, consiste nel determinare una soluzione generale, che tutti condividono.
Allora la struttura deve, (dovrebbe se ciò è confutabile) armonizzare tutti gli elementi presenti al suo interno, ‘arrangiare’ tutto il processo necessario atto a migliorare il sistema, adeguare le risorse alla realtà percepita dal gruppo di persone contestualmente sensibili al piacere della soluzione rendendo fruibile l’energia potenziale insita nelle cose e nelle idee.
Processo decisionale. Ricerca di possibili soluzioni.
Una soluzione è uno dei modi possibili di conseguire un obbiettivo; poiché decidere equivale a scegliere è opportuno disporre di un ventaglio di soluzioni fra cui scegliere; è opportuno evidenziare le esigenze da soddisfare delineando un ‘capitolato’ della soluzione ideale, questo fornisce:
1. una descrizione precisa dell’effetto da conseguire
2. una serie di criteri (requisiti) su cui valutare le soluzioni
3. una griglia di raccolta significativa delle informazioni sulle
varie soluzioni
…un modo per individuare le soluzioni è usare la tecnica del Brainstorming.
Si sceglierà la soluzione che meglio soddisfa i criteri di scelta riducendo al minimo i rischi.
Processo di pianificazione.
Impostare il piano d’azione tenendo sempre presente l’obiettivo da raggiungere e descrivere il percorso in termini di azioni da compiere. Strumento utile si rivela il diagramma di flusso, tale strumento permette inoltre di individuare eventuali criticità lungo il percorso.
La previsione del carico di lavoro e, quindi, dei mezzi e degli uomini necessari viene fatta partendo dalle esigenze dell’utenza che si vuole soddisfare tanto da renderla datore e fruitore della produzione del bene-servizio.
I punti critici rappresentano i momenti determinanti al fine del raggiungimento dell’obiettivo e come tali occorre prestare particolare attenzione per prevenire i Problemi Potenziali.
Nella prospettiva che tali problemi potenziali si dovessero verificare è opportuno studiarli per poter individuare le Cause Potenziali e poter predisporre delle Misure d’Emergenza o Preventive.
Applicare le azioni preventive.
Tale fase può essere scomposta in tre momenti: Impostare il piano d’azione
Individuare i punti critici del piano
Atteggiarsi a un sano realismo
La gestione della ‘produzione’, più che un insieme di tecniche collegate in qualche modo tra loro, è un controllo integrato di controllo e di previsione. Essa consente di prendere per tempo le decisioni necessarie ad assicurare la competitività dell’impresa, di cogliere le opportunità che offre il datore-cliente, di ottimizzare gli investimenti e di impiegare efficacemente tutte le risorse disponibili.
La pianificazione è il momento più delicato del sistema, perché si deve tenere conto di tutti gli imprevisti e di tutte le possibilità per far fronte a tali imprevisti.
Infine, la gestione del servizio-produzione, per impiegare efficacemente i mezzi a disposizione, deve tendere a sostituire, se vuole fare qualità, l’autovalutazione ai controlli, che si limitano a valutare la conformità rispetto a requisiti prefissati, in modo da verificare, se i requisiti sono giusti per il miglioramento continuo.
La ragione sociale, cioè lo scopo del lavoro di ogni individuo, regola le questioni che scaturiscono dall’esercizio degli interessi dei cittadini, anche singoli; gli interessi personali sono regolati oltre che da norme di comportamento, da leggi generali soggette al miglioramento/cambiamento;
…e ancor di più la nostra coscienza ci è maestra, grazie all’esperienza, in buona sostanza l’applichiamo quotidianamente.
Nei sistemi complessi, la specializzazione è necessaria fintanto che ognuno di noi non sarà pienamente consapevole di esserne parte omogenea. La ‘buona comunicazione’ rende possibile rilevare lo stato dell’opera a volontà, per modulare il nostro lavoro, certi angoli a noi bui possono essere illuminati, da poter vedere il senso di questa grande macchina che dobbiamo alimentare con le nostre energie.

"Al momento della morte l'anima prova un'esperienza simile a quella di coloro che sono iniziati ai misteri ... All'inizio vagare smarriti, faticoso andare in cerchio, paurosi percorsi nel buio, che non conducono in alcun luogo. Prima della fine il timore, il brivido, il tremito, i sudori freddi e lo spavento sono al culmine. E poi una luce meravigliosa si offre agli occhi, si passa in luoghi puri e prati dove echeggiano suoni, dove si vedono danze; solenni sacre parole e visioni divine ispirano un rispetto religioso. E là l'iniziato, ormai perfettamente liberato e sciolto da ogni vincolo, si aggira, incoronato da una ghirlanda, celebrando la festa insieme agli altri consacrati e puri, e guarda dall'alto la folla non iniziata, non purificata nel fango e nelle tenebre, e, per timore della morte, attardarsi fra i mali invece di credere nella felicità dell'aldilà".
RispondiEliminaPlutarco, Fragmenta
L'Europa non è alleata dell'America, bensì suddita.
RispondiEliminaAlleati sono invece IRAN/RUSSIA/CINA, tra questi c'è una vera e propria alleanza di ferro.
Non è un caso che l'America, abbia attaccato un generale Iraniano, provocando un contrattacco Iraniano sulle basi Nato adiacenti all'Iran, è stata una chiara provocazione fatta dagli americani.
Così come non è un caso che la Cina stava andando a gonfie vele economicamente parlando, e all'improvviso si ritrova un virus che gli distrugge l'economia, e se non l'ha distrutta ha comunque frenato la sua salita economica. A parer mio, e non solo spero, è stata l'America a piazzare il virus in Cina, proprio dov'è presente un laboratorio cinese per dare al popolo false ipotesi:(o è uscito da un pipistrello in cina, o è uscito dal laboratorio cinese) mai a pensare che sia stato messo lì di proposito, poi c'è chi dice che la Cina ha fatto questa mossa sulla sua popolazione di proposito per dimostrare al mondo la sua valenza sul mercato in un certo senso, per far capire che senza di lei l'america perde di conseguenza anche lei dal punto di vista economico, ma è una farsa anche questa.
L'America il virus l'ha messo di proposito, così come ha fatto quell'offensiva palese all'Iran.
Un altra cosa che forse non vi chiedete, è e la Russia invece? Se guardate da un punto di vista geografico, noterete che l'America ha un numero elevato di basi NATO, fuori dai suoi confini, e se guardate queste basi sono messe in modo da bloccare la Russia, o almeno provare a circondarla. Motivo di ciò? Se ci fosse una guerra, la Russia può difendersi col nucleare, la Russia ha armi nucleari molto più potenti dell'America e dell'Europa, le basi nato circondano la Russia proprio per questo, nel caso di una guerra da quelle basi nato è possibile attivare difese missilistiche, così da provare a fermare i missili russi in partenza.
Putin il presunto nemico dell'imperialismo Americano, ha fatto in modo di non lasciare la poltrona, sapete perché? Se putin lascia la poltrona proprio ora, l'america non esisterebbe a sferrare l'attacco, quindi putin non può permettersi di andar via dal comando.
Tutti questi soldati senza mascherina, chi vi fa pensare che non siano già vaccinati contro un virus del genere? Questo non lo so per certo, ma so per certo che quei soldati non sono qui per aiutarci, ma per trascinarci in guerra.
Perché nel caso ci sia una guerra tra Russia e America, l'Europa ne andrà di mezzo e dovrà schierarsi, ho dubbi invece sulla presenza tedesca in Europa, a parer mio in un eventuale conflitto la Germania diverrà alleata russa, ma forse mi sbaglio, lo dico perché ultimamente fanno grossi affari.
La Russia, putin, disse che nel caso di un attacco diretto alla Cina lui non avrebbe esitato a proteggerla, da alleato. Difatti l'attacco diretto non c'è stato, per paura delle conseguenze, ma c'è stato il virus. Quest'estate ci sono anche state esercitazioni militari europee ed americane vicino i mari governati dalla Cina. In tutto ciò la popolazione ignorante si fa trascinare dall'odio verso la Cina.
L'America è il vero nemico. L'imperialismo americano.
Non è un caso che l'Inghilterra sia uscita dall'Europa, loro già sanno quello che succederà, e se né tirata fuori. Credete davvero che sia uscita per motivi economici?
L'Europa sarà il campo di battaglia che dividerà l'america dalla russia, Cina, iran.
In tutto ciò non ci saranno vincitori e sconfitti.
Come disse Einstein, non so come sarà la 3 guerra mondiale (quella che avverrà a breve) ma la 4 sarà con arco e frecce.. Modo semplice per dire che la 3 devastera tutto.
In tutto ciò, I soldati sbarcano proprio ora che c'è una distrazione di massa dovuta al covid19.
questa riflessione nn l'ho scritta io ma la condivido e l'immaginazione da uomo della strada fa il resto...
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